Fri-El Green House presenta Strabena: il pomodoro strabuono che fa strabene
L’azienda Fri-El Green House presenta Strabena, la nuova varietà di pomodoro midi cherry truss di De Ruiter di cui ha ottenuto l’esclusiva nazionale per coltivazione e distribuzione sul territorio nazionale. Una nuova varietà di pomodoro ramato, prodotto tutto l’anno presso il polo di serre ipertecnologiche in ferro-vetro di Ostellato (FE), riscaldate con l’acqua calda prodotta dalle centrali biogas adiacenti e illuminate con luci LED, necessarie alla produzione invernale.
“Strabena è un pomodoro premium di qualità superiore, dall’accattivante forma di fragola, che si distingue nettamente da tutte le altre varietà di assortimento varietale per l’elevata dolcezza, il gusto eccellente e per l’aspetto raffinato – dichiara Florian Gostner, amministratore delegato di Fri-El Green House e aggiunge – ha bacche da 20-25 grammi con un alto tenore zuccherino, da 8 a 9 gradi brix, ed è caratterizzato da un sapore veramente particolare in termini di dolcezza. Rappresenta per noi una varietà prestigiosa e siamo certi che ci regalerà grosse soddisfazioni, conquistando in breve tempo il mercato italiano”.
Il nuovo pomodoro ramato di De Ruiter è unico nel gusto e nell’aspetto, è un prodotto esclusivo per i consumatori più attenti ed esigenti, le sue parti verdi sono estremamente potenti e saldamente attaccate al rachide che, tra l’altro, è molto lungo e quindi molto attraente per i clienti finali.
Strabena, dopo aver superato brillantemente tutte le prove di gusto effettuate da Fri-El Green House prima di essere immesso sul mercato, è pronto per il suo debutto nella GDO.
“Viene commercializzato con il brand H2orto e con un nuovo packaging sostenibile e riciclabile in cartone o in plastica a seconda delle esigenze del cliente – afferma Davide D’Ignoto Sales Manager Italy dell’azienda – su ogni confezione spicca il bollino della certificazione Nichel Free, che rispecchia appieno i valori aziendali e la massima sostenibilità della coltivazione idroponica”.
“Abbiamo iniziato a distribuire Strabena e abbiamo avuto già molti riscontri positivi perché questo pomodoro premium è davvero buonissimo e molto richiesto – aggiunge Davide D’Ignoto – è dolcissimo, molto profumato e ha una forma simile ad una fragola: tutte caratteristiche in grado di attrarre il consumatore e di conquistarne la vista e il gusto”.
La produzione di Strabena è continuativa ed è garantita tutto l’anno in Italia tramite le principali catene della GDO mentre all’estero viene esportato in Germania e in Austria.
Il pomodoro, arrivato sulle nostre tavole dalla lontana America, è parte integrante della nostra tradizione culinaria ed è presente tra i principali ingredienti in moltissimi piatti inoltre, grazie alla sua versatilità, può essere utilizzato per preparare un interno menu dall’antipasto al dolce, regalando un’ottima resa che appaga gli occhi e il palato.
Fra le varietà di pomodoro a marchio H2orto distribuite in Italia e all’estero, oltre allo Strabena, l’azienda coltiva il pomodoro a grappolo, il pomodoro ciliegino, il pomodoro cocktail e il pomodoro datterino ma non solo.
“Abbiamo intenzione di ampliare la gamma di varietà di prodotti, stiamo facendo sperimentazioni per la coltivazione di zucchine, melanzane, tre diverse varietà di meloni e peperone snack, piccoli peperoni di tre colori che pesano dai 40 ai 60 gr – racconta Florian Gostner e aggiunge – la nostra imminente sfida è il raggiungimento della transizione energetica entro il 2026. Vogliamo diventare indipendenti dai combustibili fossili e rendere il bilancio di CO2 pari a zero dal punto di vista energetico. Inoltre entro la fine del 2023 disporremo di un impianto geotermico e di un impianto fotovoltaico che ci garantiranno totale autonomia energetica”.
L’azienda, pioniera in Italia e leader nel suo settore, è nata nel 2015 con una superficie di 1,5 ettari e si è estesa negli anni fino a contare nel 2023 ben 31,1 ettari di serre. Il piano di espansione prevede di arrivare a 60 ettari e l’obiettivo principale dell’azienda è quello del raggiungimento della transizione energetica entro il 2026. Anche il fatturato è in continua crescita: dai 13 milioni di euro di fatturato del 2020 si stimano per il 2023 un valore di 30 milioni di euro e una produzione di pomodori pari a 13.000 tonnellate.
Il progetto di coltivazione idroponica che caratterizza l’attività di Fri-El Green House, viene portato avanti con grande professionalità, formazione continua e prestigiosi investimenti nell’ambito della ricerca da parte di una squadra di lavoro molto giovane.
Bontà sostenibile, agricoltura, ambiente, risparmio idrico, risparmio di superficie, economia circolare:
è questa la ricetta per ottenere prodotti Nichel Free 365 giorni all’anno eccellenti nel gusto e nell’aspetto.
“L’impegno di Fri-El Green House è quello lavorare per ridurre al minimo l’impatto ambientale, attraverso una coltivazione idroponica ottenuta con risparmio idrico e di superficie, senza l’utilizzo di diserbanti, con l’impiego di insetti utili – dichiara Sandra Gostner Procurement Manager Fri-El Green House – ma è anche quello di garantire all’interno della nostra azienda, che vanta una quota rosa notevole, parità di genere, meritocrazia, valorizzazione dell’economia locale e di tutte le figure professionali che condividono con noi, con entusiasmo e competenza, il sogno di un futuro più buono e sostenibile”.
Come funziona la coltivazione idroponica? Lo spiega Simone Giusti, Grower di Fri-El Green House
Cercherò di spiegarvi con parole semplici in cosa consiste la coltivazione idroponica che noi come azienda portiamo avanti all’interno di serre ipertecnologiche riscaldate con l’acqua calda prodotta dalle centrali biogas adiacenti. Le nostre serre sono inoltre illuminate con luci LED, necessarie alla produzione invernale. La coltivazione idroponica avviene fuori suolo, con l’utilizzo di lana di roccia e questo ottimizza il numero di piante che riescono a crescere in un metro quadrato e il raccolto in termini di produzione. Il tutto avviene in un ciclo chiuso, gestito attraverso un software di ultima generazione, che controlla il clima, l’irrigazione e l’umidità delle serre. In questo modo si riesce a ottenere un consumo idrico e di suolo del 70% inferiore alle colture convenzionali, con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale, una capacità produttiva ottimizzata e zero composti immessi direttamente nel terreno e nelle falde acquifere.
Le serre idroponiche di Fri-El Green House sono infatti dotate di sofisticati impianti di irrigazione che assicurano alle piante il giusto quantitativo di acqua. L’acqua di drenaggio, cioè quella in eccesso, viene recuperata, filtrata e immessa nuovamente nell’impianto, mentre quella piovana viene raccolta e utilizzata per l’irrigazione. I pomodori H2orto sono inoltre coltivati utilizzando i metodi della lotta integrata, senza l’uso di diserbanti né di glifosati, ma attraverso gli “insetti utili” per tenere sotto controllo gli insetti infestanti: sono quindi naturali e sostenibili e hanno ottenuto l’importante certificazione Nichel Free.