Bistrot 64 a Roma: una storia di rinascita e passione
Bistrot 64 torna a splendere tra le mani di Emanuele Cozzo e Chef Giacomo Zezza. Un ritorno alle origini per la rinomata insegna romana che ritrova la sua identità.
Nel cuore di Roma, nel suggestivo quartiere Flaminio, sorge il Bistrot 64, un piccolo gioiello culinario che ha saputo conquistare il palato degli amanti della buona cucina italiana sin dalla sua apertura nel novembre del 2012. Ideato da Emanuele Cozzo, l’ambizioso progetto ha puntato sin dall’inizio a offrire un’esperienza gastronomica autentica e accessibile a tutti.
Dopo un periodo di alti e bassi, nel 2023, il Bistrot 64 ha visto una vera e propria rinascita, riaprendo le sue porte con una nuova energia e una visione ancora più chiara. Il ritorno di Emanuele Cozzo alla guida del progetto, affiancato dall’esperto Executive Chef Giacomo Zezza, ha portato una ventata di freschezza e innovazione in cucina.
La filosofia culinaria del Bistrot 64 è radicata nella tradizione italiana, con un tocco di raffinatezza gourmet. La sostenibilità e la stagionalità sono i pilastri su cui si basa l’offerta gastronomica, con un orto di proprietà che fornisce i migliori prodotti di stagione per esaltare i sapori dei piatti proposti.
Il menu si articola in due proposte di degustazione: “I 10 Anni”, un viaggio attraverso 5 piatti storici della tradizione di Bistrot 64 (75 euro), e “PrimaVera”, un’esperienza gastronomica innovativa e completa con 8 piatti ideati dallo chef (95 euro). Oltre ai menu degustazione, è disponibile una selezione alla carta che presenta tre invitanti proposte per antipasti, primi, secondi e dolci. Tra queste: Zucchina, Mela, Karkadè e Fagioli (17 euro); Totano alla brace, Albicocca, Dragoncello e Rafano (19 euro); Raviolo, Arachidi, Robiola, Barbabietola e Cipollotto (22 euro); Pici, Burro bruciato, Katsobushi e N’duja (24 euro); primi della tradizione come Amatriciana, Carbonara e Cacio e Pepe (50 gr. 13 euro – 100 gr. 17 euro); Baccalà, Pioppini, Pollo e Sumak (33 euro); Piccione, Fichi, Noci e Zabaione al Tartufo (38 euro); Crème brûlée all’aglio nero, sorbetto ACE e ciliegie (13 euro); Soufflé alla pesca, vaniglia e glassa bitter (13 euro).
L’atmosfera nella sala è stata rinnovata con gusto ed eleganza, grazie all’abilità del maître e sommelier Nicola Bacalu. Con soli 30 coperti, poltrone in raffinato color marrone, tavoli in legno e bancone in marmo, le pareti verdi alternate alle mattonelle a vista creano un ambiente essenziale e sofisticato che mette in risalto i veri protagonisti: i piatti.
Il Bistrot 64 non è soltanto un ristorante, ma una celebrazione di dieci anni di passione, dedizione e evoluzione culinaria. Un ritorno alle radici che coniuga il lavoro di Emanuele Cozzo con la crescita professionale del team, dando vita a una nuova era di eccellenza gastronomica nel cuore di Roma.
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Per info e prenotazioni: https://www.bistrot64.it/
Credits foto: Andrea di Lorenzo