Ristorante 1 Stella Michelin Il Sereno Al Lago: il nuovo menu dello chef Raffaele Lenzi

Ristorante 1 Stella Michelin Il Sereno Al Lago: il nuovo menu dello chef Raffaele Lenzi

La cucina del ristorante 1 Stella Michelin Il Sereno Al Lago, all’interno dell’hotel 5*L Il Sereno di Torno sul Lago di Como, segue da sempre la stagionalità. Per questo motivo l’executive chef Raffaele Lenzi ha elaborato un nuovo menu: una proposta studiata per seguire la strada già tracciata in precedenza, che gli ha permesso di conquistare la Stella Michelin.

In questo periodo dell’anno, la natura offre materie prime dai sapori più intensi, ideali per la preparazione di tantissimi piatti, la mia cucina rimane legata a tre importanti principi: leggerezza, concretezza ed essenzialità” commenta lo chef Lenzi. “I piatti messi a punto per la carta valorizzano ingredienti stagionali, come la zucca, le cime di rapa o i funghi. Confermati i percorsi degustazione per i quali ho avuto un grande riscontro”.

Il menu del ristorante 1 Stella Michelin Il Sereno Al Lago

Proposte leggere e gustose, a base di ingredienti stagionali. Sono questi i punti salienti dei piatti del nuovo menu, che si suddivide tra Omakase (210 euro), il percorso degustazione più identitario, Omaggio alla tradizione (165 euro), un’occasione per scoprire l’anima culinaria italiana reinterpretata dallo chef, Vegetali, Tuberi & Radici (160 euro), un inno alla natura, e poi la Carta, un racconto della cucina, in parte fedele ai menu degustazione e in parte composto da piatti esclusivi di questa sezione, abbinabili in percorsi da due (90 euro), tre (120 euro) e quattro portate (160 euro).

La cucina dello chef Lenzi punta sulla materia prima, infondendo leggerezza in ogni suo piatto. “La mia cucina è un omaggio alla mia italianità. È un viaggio esperienziale che si sviluppa in un percorso gastronomico dove le verdure sono le protagoniste, in un mix di contrasti di sapori e culture diverse. Avere ingredienti semplici è fondamentale per formare il filo conduttore di ogni mio corso”.

Tra i piatti presenti in menu spiccano: Ricciola in ceviche, finocchio e codium; Carota, mandorla, prezzemolo e uova di trota affumicate; Cavolfiore alla carbonara; Creme brulé di topinambur, cicoria e Robiola di Roccaverano; Fungo cardoncello, levistico, castagne e caffè, in cui il fungo viene servito con il levistico, una pianta officinale chiamata anche sedano di montagna, una gelatina al caffè della varietà Arabica, castagne e un brodo ispirato ai sapori orientali, preparato con sei tipologie di funghi differenti.

E si continua con i primi piatti, tra cui: Spaghetto al burro di nocciole e capperi; Risotto, Caciocavallo Podolico e limezza; Spaghetti al burro di anacardi, fava tonka e aceto di perilla; Risotto al pesce persico; Tortello di ghiande ripieno di genovese di maiale, tarassaco e salsa ponzu; Tortellini di zucca e ruta, pensati per valorizzare la zucca della varietà Violina. L’ortaggio, dopo essere stato cotto in forno, viene frullato con un’erba spontanea dall’aroma balsamico, l’erba ruta, e con il miso di soia, un condimento particolarmente sapido ottenuto dalla fermentazione del legume.

Il viaggio dell chef Raffaele Lenzi prosegue con i secondi piatti, tra cui: Hucho hucho, melone invernale in agrodolce, broccolo e rafano; Radicchio Trevigiano precoce, anguilla e riduzione di melograno; Lavarello alla plancha, ristretto di “casseoula” e lattuga realizzato con un pesce di lago dalle carni particolarmente consistenti che, dopo la marinatura in una salamoia con lattuga di mare e salicornia, viene prima cotto al vapore e poi sulla plancha. A completare il piatto, melone invernale crudo, una salsa a base di rafano ed erba cipollina, una crema di broccolo e colatura di alici. E ancora: Pluma iberica, kimchi e broccolo; Come uno spezzatino; Bieta fermentata e camomilla; Agnello, terrina di zucca e cime di rapa, salsa ai crostacei, costituito dalla parte meno nobile dell’animale, la costoletta, qui cotta sulla griglia yakitori e poi servita con una terrina di zucca Violina e cime di rapa e una salsa ai crostacei.

Tra i dessert, spicca invece il Gelato alle noci, olio di fico, fichi caramellati e miele di castagno: ottimo sostituto del precedente gusto estivo, fresco e delicato, al fiordilatte.

I menu degustazione sono accostabili a un abbinamento vini studiato ad hoc dal sommelier Francesco Martinello di 3, 5 o 7 portate, al prezzo di 85, 120 e 180€. Nella scelta dei calici, così come dei piatti, ricorrono le regioni lombarde e campane, rispettivamente quella d’acquisizione e d’origine dello chef.

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Info e prenotazioni: https://www.serenohotels.com/it/property/il-sereno/restaurant/