Dove mangiare all’aperto a Milano? Ecco 7 indirizzi da non perdere
Milano offre numerose opzioni per mangiare all’aperto, perfette per godere delle belle giornate. Ecco sette ristoranti da non perdere per un’esperienza gastronomica all’aria aperta
Milano, cuore pulsante dell’economia e del design italiano, è una città che sa come incantare con la sua eleganza e vitalità. Conosciuta non solo per la moda e l’architettura, ma anche per la sua scena culinaria vivace e innovativa, Milano offre una vasta gamma di esperienze gastronomiche per tutti i gusti. Con l’arrivo della bella stagione, cosa c’è di meglio che godersi un buon pasto all’aperto, immersi nell’atmosfera unica di questa metropoli dinamica?
La città vanta una miriade di ristoranti, bistrot e caffè che sanno come trasformare un semplice pranzo o una cena in un momento speciale, soprattutto quando si può mangiare in location rilassanti e suggestive. Dai cortili nascosti alle terrazze panoramiche con vista sullo skyline, passando per giardini segreti e piazzette accoglienti, Milano ha saputo reinventare i suoi spazi per offrire esperienze culinarie a cielo aperto di altissimo livello.
Se stai cercando posti dove mangiare all’aperto a Milano, ecco sette indirizzi imperdibili che combinano buon cibo, atmosfera rilassante e spazi suggestivi.
Nato originariamente come Tommy’s Café, il nuovo concept del negozio si basa sulla storia della fusione tra moda e cultura culinaria, ora rinnovata sotto la nuova gestione dell’imprenditrice gastronomica Martina Lucattelli, proprietaria e fondatrice di Gesto Milano e Martas Nature Bar.
Portando il suo approccio contemporaneo al cibo e all’ospitalità, Martina Lucattelli ha introdotto un nuovo menu firmato Martas Nature Bar, con il loro rinomato impegno a promuovere il benessere attraverso una dieta equilibrata che privilegia gli ingredienti di stagione, la selezione attenta dei fornitori e l’inclusione di verdure, cereali integrali e proteine.
Il menu copre ogni momento della giornata, a partire dalla colazione internazionale sia dolce che salata con piatti come: French Toast (8 euro); Bowl di yogurt e frutta (8.5 euro); Pain au Chocolat (3 euro); Club Sandwich e Chips Royal (4 euro). Il pranzo è caratterizzato, invece, da una selezione di piatti principali e insalate, una naturale evoluzione delle bowl che hanno reso Martas un punto di riferimento in città. Tra le proposte della cucina si possono gustare: Crostone (9 euro), pane con spinacino, melanzana affumicata, pomodori secchi, aneto e limone; Catalana (13 euro), pesce bianco del Mediterraneo con cipolla rossa e pomodori camone; Parmigiana BBQ (10 euro); Panino di mare (16 euro) con polpo, friarielli sott’olio, paprika affumicata e mayo spicy; Scampo crudo con lardo fiammato (16 euro). Tra le insalate: Pulled Dream (14 euro), cous cous con pulled pork, peperoni al forno, carote al forno, patate e spicy mayo; Fattoria (12 euro), insalata con spinacino, pomodorini al timo, carote crude, pollo cbt, cetriolo e aceto balsamico.
Dalle 18:00 troverete un’intrigante selezione di ostriche, pesci crudi e crostacei ma anche tanti piatti da condividere in pieno stile aperitivo come: Acciuga (14 euro), pane tostato con burro montato, acciughe del Cantabrico “Conservas Catalina”; Friggitello ai carboni (7 euro), friggitelli con paprika affumicata, menta e dressing all’arancia; Manzo Tonnato (9 euro), manzo marinato con salsa tonnata, pomodoro e lampone; Spiedini di pollo (8 euro) con salsa orientale, erba cipollina e sesamo tostato.
Il Tommy Hilfiger Café, di 142 metri quadrati, presenta un nuovo bar all’aperto nel cortile, lo spazio perfetto dove mangiare all’aperto a Milano. Offre un bar completo con un’entusiasmante lista di cocktail e menu creativi per il brunch, il pranzo e la cena. L’estetica pulita e moderna ottimizza lo spazio, offrendo comfort grazie ai pavimenti in parquet a spina di pesce e ai dettagli rossi, bianchi e blu tipici del marchio.
Tommy Hilfiger Cafè
Mare Culturale Urbano è un progetto di rigenerazione urbana che rimette al centro le persone e l’attività culturale, ribaltandone completamente le logiche di fruizione. Il progetto nasce nel 2013 da un’idea di Andrea Capaldi, già performer di teatro fisico, con la volontà di rendere l’arte quanto più inclusiva e aggregativa. Nasce così mare culturale urbano, uno spazio ibrido in cui stare bene e usufruire di un ricco palinsesto di attività culturali e sociali sentendosi a casa.
La ristorazione assume sicuramente un ruolo fondamentale non solo nella creazione di momenti di convivialità, ma anche nella promozione di progetti di inclusione sociale e di inserimento lavorativo. La proposta gastronomica di mare culturale urbano si declina in diversi format e proposte che mantengono una comune vocazione mediterranea, sia in termini di ingredienti che di espressione della più autentica forma di condivisione e del piacere di stare bene insieme.
Mare Culturale Urbano ha tre diverse sedi: Cascina Torrette (via Quinto Cenni 11), Cascina Merlata (via Pasolini 3), Merezzate (via Colorni 3).
Il menu di mare culturale urbano – Cascina Torrette
La proposta gastronomica della prima sede di mare culturale urbano si declina in un’ampia offerta che scandisce gli spazi e i momenti della giornata. In settimana, la corte interna della Cascina prende vita intorno alle 17:30, orario di apertura del bar. Con l’avvicinarsi dell’orario aperitivo, alle 18:30 apre anche la gastronomia, così da accompagnare con crocchè e panuozzi l’ampia offerta di birre alla spina e cocktail.
Poco dopo, il pizzaiolo Gianluca Lalla dà il via alla serata: bisogna solo scegliere se prendere una pizza rossa o bianca, o entrambe. Tra le pizze presenti in menu: Amatriciana (15 euro) con fiordilatte sorrentino, salsa amatriciana, fonduta al pecorino pepe e basilico; Carciofi e patate (14 euro) con provola affumicata della penisola sorrentina, patate al forno, carciofi fritti, ricotta affumicata, cialdina al pecorino e basilico; Porchetta (14.50) con fiordilatte sorrentino, crema di piselli, porchetta, cipollotto fritto e basilico; Parmigiana (12 euro) con salsa alla parmigiana, pecorino, stracciatella affumicata e basilico.
La pizzeria si trova al piano superiore dell’edificio di Cascina Torrette e condivide gli spazi con il ristorante, dove lo Chef Enrico Capparelli propone ogni sera, dal martedì al sabato, una cucina autentica e diretta. Il menu è studiato per interpretare in chiave pop i piatti della tradizione regionale, rendendosi comprensibile e apprezzata da tutti. Si parte con gli antipasti come: Carpaccio di manzo, insalatina cruda di carciofi, rucola e dressing allo scalogno (12 euro); Spuma al parmigiano, verdure primaverili in varie consistenze, bottarga di gallina e maggiorana (8 euro); Baccalà mantecato all’olio evo, patate viola, polenta fritta e porro liquido (16 euro).
La proposta di mare culturale urbano – Cascina Torrette prosegue con i primi piatti, tra i quali: Ravioli di faraona, fave, burro e branzi (15 euro); Spaghetti di patate, alici marinate, finocchietto e puntarelle (12 euro); Riso Carnaroli, cipolla, limoni fermentati e olio al prezzemolo (15 euro). E si continua con i secondi piatti come: Branzino del mediterraneo, porro fondente, capperi fritti e morbido di carota (22 euro); Melanzana alla milanese, impanata e fritta, pomodoro bruciato, fonduta di provola e basilico (18 euro). Ogni tre mesi circa, lo Chef riadatta la propria proposta a quelli che sono gli ingredienti di stagione, utilizzando quanto più possibile materia prima locale, con il chiaro obiettivo di trasmettere la propria filosofia di cucina, piatto dopo piatto.
Nel weekend, Cascina Torrette diventa il luogo ideale dove mangiare all’aperto a Milano e poter trascorrere qualche ora di relax e condivisione per giovani famiglie e coppie di amici di tutte le età: la proposta food si amplia allora anche alla fascia del pranzo. Inoltre, dalle 12:00 alle 16:00 sia il sabato che la domenica, si propone un brunch vegetariano gustoso che rispecchia i principi dell’ayurveda, firmato da A’Sana – Feel Good Food di Giorgia Reda. Due le proposte di menu componibili a proprio piacere: Toast a scelta, insalata di stagione, pancakes, il jamu juice o il chai tea (21 euro); Toast a scelta, insalata di stagione, assaggio di zuppa, panckes, a scelta il jamu juice o il chai tea (25 euro).
mare culturale urbano – Cascina Merlata
Inaugurato a fine agosto 2020, il secondo spazio di mare culturale urbano si colloca all’interno di Cascina Merlata, un edificio del 1600 ristrutturato in occasione di Expo 2015 che dà il nome al nuovo quartiere residenziale di Milano adiacente alla zona fieristica. Qui, la protagonista assoluta è la pizza, caratterizzata da un impasto altamente digeribile che lievita per oltre 18 ore. Bassa e con una crosta soffice, la pizza di Cascina Merlata è preparata da Dramè e disponibile anche a pranzo, dal martedì alla domenica. Tra le pizze in menu: Bolognese (12 euro) con ragù alla bolognese, provola affumicata sorrentina, scaglie di grana e basilico; Mortadella (15 euro) con fiordilatte sorrentino, fuori cottura: mordatella, burrata di Andria e pesto di pistacchi; Ligure (11 euro) con fiordilatte sorrentino, pesto, datterini gialli confit, olive taggiasche e grana fuori cottura.
A completare la proposta, il bar con servizio di caffetteria e birreria aperto tutta la settimana, e un menu per il pranzo e la cena che lascia spazio ai piatti della cucina tradizionale italiana, come: Cannellone fritto ripieno di melanzane e ricotta, salsa di pomodoro e basilico e cacioricotta (4 euro); Mini quiche di asparagi, salsiccia a punta di coltello e taleggio (10 euro); Lasagna di pasta fresca, macinato di manzo, carciofi e caciocavallo (12 euro); Fusillo napoletano, nduja, pomodoro san marzano, olive nere, ricotta fresca e limone (12 euro); Cotoletta di pollo marinata in yogurt e miele, panata in cornflakes e grissini con patate dolci al forno (14 euro); Sgombro al gratin con panure al prezzemolo, capperi, aglio e uvetta, patate morbide olio e limone (16.50 euro).
mare culturale urbano – Merezzate
La più recente apertura firmata mare culturale urbano, nella zona di Merezzate è in realtà costituita da due piccoli luoghi, situati a poca distanza l’una dall’altra: una caffetteria pasticceria con prodotti artigianali e una pizzeria con birreria. mare culturale urbano Merezzate rappresenta un importante tassello nel progetto di riqualificazione del quartiere: la caffetteria/pasticceria delinea il luogo di ritrovo diurno per tutti gli abitanti della zona con una gustosa offerta che spazia dal momento della colazione, al pranzo e all’aperitivo. Nella fascia serale, è invece la pizzeria a diventare luogo di aggregazione, incontro e condivisione, grazie al linguaggio universale offerto dalla pizza. Volti di questa location sono Rashed e Mervet, di origine tunisina, che abitano nel quartiere e gestiscono i servizi di ristorazione con autentica passione.
A Merezzate la pizza è ancora diversa rispetto a quella che si trova negli spazi di Cascina Torrette e Cascina Merlata: si tratta infatti della pizza al padellino, con un impasto che lievita per oltre 24 ore. Tra le pizze in menu: PPP (9 euro) con provola affumicata della penisola sorrentina, patate al forno , pancetta, pecorino e rosmarino; Calzone aperto (10 euro) con fiordilatte, ricotta vaccina, salame felino, basilico e pepe nero; Porchetta (12 euro) con provola affumicata della penisola sorrentina, porchetta, friarielli e pecorino.
mare culturale urbano
Motelombroso a Milano è un luogo di accoglienza. Gli spazi che lo compongono corrispondono alle diverse anime del progetto. Il giardino con il suo bambuseto è l’anima più hippie e informale, la Greenhouse invece il cuore pulsante del ristorante. Il filo conduttore è la declinazione del cibo attraverso le sue componenti, andando verso le radici, verso quell’umanesimo crudo dove al centro rimane l’artigiano. La struttura dei menu non parte dalla centralità del piatto, ma si sviluppa da un’idea applicata ad un prodotto.
A guidare la cucina il giovane Nicola Bonora, chef classe ‘90. La cucina di Nicola Bonora è una cucina di istinto e di percezione, profondamente legata alla Sardegna, sua terra d’origine, e allo stesso tempo sensibile al continuo cambiamento. La sua filosofia è una stratificazione di esperienze e di ricerche, conformandosi così come tradizionale e innovativa al tempo stesso. Nei suoi piatti prevalgono le note amare e acide, ma soprattutto un sapiente mix di tecnica ed emozioni che lo rendono a tutti gli effetti un cuoco della contemporaneità. Il ristorante Motelombroso propone due percorsi di degustazione: Alla Cieca (7 portate, 95 euro – 9 portate, 115 euro) e 12 Habitat Gastronomici | 12 mesi (6 portate, 90 euro).
Il menu à la carte si apre con un’interessante selezione di antipasti come: Carciofo (24 euro) alla brace e fritto, brodo di carciofo alla menta; Seppia al Carbone (25 euro) con lardo di seppia, bergamotto, rucola. Tra i primi piatti è possibile gustare: Bottone (28 euro), cacciatora di Muggine, ristretto di livornese, basilico, bottarga; Pastina al Formaggino (21 euro), Risoni, Parmigiano di Vacca Rossa, limone. E si prosegue con i secondi piatti come: Rombo (35 euro), Costata di Rombo alla brace, verdura di stagione; Diaframma (35 euro) di Fassone, patate novelle, erbe selvatiche. E infine i dessert: Mascarpone, mandorla, avena (12 euro), Crema al mascarpone, mandorla salata, affogato al caffé; Tarta de queso (14 euro) basca al Taleggio.
Motelombroso
Sapori decisi, una cucina solida ancorata alla tradizione, ricordi gustativi netti e comfort assoluto: con l’arrivo dello Chef Vincenzo Artadi Carbajal alla guida di MIRO – Osteria del Cinema, il ristorante prende una nuova direzione che punta tutto sul gusto.
Inaugurato a settembre 2021, MIRO si trova negli spazi che un tempo ospitavano il palco e i camerini del cinema teatro che oggi è Anteo Palazzo del Cinema, e nel cortile adiacente. Una location dove la storia del luogo fa da cornice al nuovo corso della cucina, creando il set perfetto per l’incontro tra cinema e gastronomia, nella sua accezione più autenticamente italiana. Il ristorante perfetto dove mangiare all’aperto a Milano, concendendosi una pausa rilassante immersi nella storia della cinematografia.
Il menu è un’esaltazione dei grandi piatti della tradizione italiana eseguiti a regola d’arte. Ed è così che come il miglior film, anche il menu si apre con un “Prologo“, gli antipasti come: Chi ha incastrato Roger Rabbit, carote arrosto e tzatziki; American Beauty, asparagi alla brace e salsa mornay; Mr. Bean, tartare di manzo al coltello, senape in grani e aglio orsino. Con il “Primo Tempo” si entra nel vivo del menu con i primi piatti come: A Bug’s Life, risotto con vignarola e olio alla menta; The Silence of Lamb, farfalle con stracotto di pecora e pecorino; Roma, rigatoni alla carbonara. Si passa poi al “Secondo Tempo“, i secondi piatti del menu, tra i quali: Jojo Rabbit, coniglio arrosto e salsa poivrade; 6 gradi si separazione, tagliata di manzo con indivia arrosto e fondo.
Per sottolineare ulteriormente il legame con Anteo Palazzo del Cinema, MIRO ha creato una speciale iniziativa: “Il cinema mette fame”. Da domenica a giovedì, sarà possibile assistere a una proiezione e, a seguire, godersi un pranzo (solo sabato e domenica) o una cena al ristorante (1 portata, acqua e coperto) con un unico biglietto al prezzo di 20 euro.
MIRO – Osteria del Cinema
Nel cuore dei Navigli, 28 Posti è un ristorante intimo e informale di cucina contemporanea. Dal 2013, il progetto fa del rispetto della natura e del lavoro di piccoli produttori il proprio credo. Un contenitore di idee, una rete di rapporti e uno stretto legame con il design: 28 Posti, oltre ad essere un punto di riferimento per gli amanti della ristorazione a Milano, è partner e promotore di progetti che sostengono realtà in via di sviluppo e piccoli artigiani. Oltre alla sala interna che può accogliere 28 commensali, l’ampio dehor permette di godersi al meglio l’atmosfera dei Navigli, il luogo perfetto dove mangiare all’aperto a Milano.
Alla guida della cucina di 28 Posti, Andrea Zazzara, classe 1990 e Franco Salvatore, classe 1989: entrambi abruzzesi, propongono una cucina etica, con materie prime di piccoli produttori e con un’alta attenzione alla stagionalità e alla riconoscibilità degli ingredienti. La possibilità di affidarsi agli Chef nella scelta del menu degustazione (3 portate, 50 euro – 5 portate, 75 euro – 8 portate, 90 euro – 10 portate, 100 euro) rende l’esperienza dinamica, divertente e memorabile. Il menu, così come i piatti alla carta, gioca con le consistenze, le fermentazioni e le presentazioni curate. La proposta, moderna e contemporanea, predilige prodotti e sapori della tradizione italiana, esalta la materia prima in tutte le sue parti e propone portate dai gusti raffinati e al tempo stesso intensi. Non mancano i richiami alla tradizione abruzzese, che è il fondamentale punto di incontro tra i due Chef.
Tra gli antipasti è possibile scegliere: Asparagi verdi, rafano e erbe amare (22 euro); Mazzancolle, funghi e zafferano (18 euro); Funghi, tartufo nero, parmigiano, noce moscata (20 euro). Si prosegue poi con i primi piatti, come: Linguina Pastificio Mancini, brodetto, alloro (24 euro); Fusillo Pastificio Mancini, siero di Kefir, parmigiano, elicriso (24 euro). Il menu si arricchisce con i secondi piatti come: Pescato, erbette, molluschi e cipollotto (28 euro); Manzo, cavolfiore, aglio nero e mandorle (28 euro); Petto di faraona, latte e miele, ragù di interiora, gelato al cioccolato, radicchio, kefir e dragoncello (24 euro).
La carta vini è dinamica e propone prevalentemente etichette naturali, frutto del rapporto diretto con produttori e vignaioli artigiani che lavorano personalmente in vigna e in cantina. Anche nella selezione dei vini e delle bevande, così come in cucina, 28 Posti si impegna a valorizzare il territorio e l’artigianalità dei prodotti, fil rouge dell’attività dentro e fuori dal locale.
28 posti
Nato nel 2019 da un’idea di Lorenza Licciardello e Lea Pedrinella, Onest è un locale che propone prodotti selezionati, frutto di un’attenta ricerca, per accompagnare la giornata, dalla colazione fino al dopocena. Una proposta all-day-dining che sa semplicemente di casa.
Il momento della colazione apre le danze della giornata e si compone da una parte di una selezione di specialty coffee, caffè 100% arabica tracciabili e sostenibili; dall’altra, di una proposta di bakery artigianale: i prodotti da forno sono preparati freschi quotidianamente utilizzando solo materie prime altamente selezionate. Tra le proposte della colazione: croissant farcito (2.50 euro), pain au chocolat (2.50 euro), danese (3 euro), veneziana (2.80 euro), girella salata con patate e formaggio (4 euro), omelette al formaggio (12 euro) e molto altro. Proseguendo durante la giornata, i momenti del pranzo e della cena si contraddistinguono per la volontà di lasciare la parola alla materia prima, senza snaturarla o contaminarla con un uso eccessivo di ingredienti e tecnicismi.
Tra i piatti proposti nel menu serale è possibile gustare: tacos con mousse di caprino, abicocche piastrate e basilico (15 euro); zucchine gialle con composta di albicocche e guanciale (14 euro); cavatelli di semola con totani, cozze, vongole e prezzemolo (20 euro); ricciola del Tirreno con datterini confit e acqua di cetriolo (23 euro); fregula sarda con tartare di scampi e limone salato (25 euro). Un menu speciale è invece quello della domenica con piatti come: tagliatelle con ragù al coltello di fassona piemontese (15 euro); pane e uova con erba cipollina, pancetta e verdura (15 euro); polpo e salsa muhammara (17 euro); polletto ruspante con patate arrosto e yogurt alla senape (17 euro).
Interessanti le proposte culinarie che si trovano “fino alle 20”, ideali per una merenda o un aperitivo in compagnia. Tra i piatti presenti: Toast con cotto al fieno, Branzi, pickles di cipolle, mayo alla senape (9 euro); Friggitelli e sale maldon (6 euro); Hummus del giorno (8 euro). Ad accompagnare i pasti principali, o anche solo una merenda, c’è il vino, con una selezione accurata di oltre 600 etichette che strizza l’occhio a Champagne, Borgogna e Loira. Onest a Milano è un locale in continua evoluzione, che mette al primo posto la persona e il piacere di stare insieme, mangiando e bevendo bene in una location che fa sentire a casa.
Onest
Il ristorante Al Cortile a Milano nasce dalla duratura collaborazione tra la rinomata scuola di cucina Food Genius Academy e la società di organizzazione eventi tra food e design FoodFellas. Il locale propone per tutto l’anno una rassegna continua di eventi, tra cene a quattro mani, musica e cocktail. L’obiettivo è quello di rendere l’esperienza sempre più autentica e piacevole, grazie a un menu che valorizza la materia prima proveniente da produttori locali, per una riscoperta originale dei gusti sinceri e genuini di un tempo.
Una cucina ironica e divertente, un restyling completo degli spazi e la riscoperta dei valori delle antiche corti milanesi: il ristorante Al Cortile punta su convivialità, scambio e sostenibilità. Il modello di ristorazione contemporanea di cui si fa portavoce parte da ricerca e creatività, creando una stretta connessione con il territorio di appartenenza. Proprio per far rivivere ai cittadini l’atmosfera delle antiche corti milanesi che sorgevano dove ora rinasce il ristorante, Al Cortile unisce tradizione e innovazione, rimanendo al passo con le tendenze della città di Milano.
Una modernità che contraddistingue anche il tipo di organizzazione: l’approccio di Al Cortile si distacca da quello della ristorazione tradizionale per la continua creazione di sinergie tra tutto il personale di scuola di cucina, cucina, sala e bar. Lo Chef Davide Giovinazzo – bolognese, classe ’94 – ha lavorato in diversi ristoranti stellati in Italia e all’estero. Arriva da Al Cortile a novembre 2023 e si fa interprete della cucina italiana moderna, attraverso piatti che esaltano i sapori e le materie prime, combinando tecniche diverse, ma rimanendo legato a ricordi gustativi autentici.
Al Cortile presenta 4 percorsi di degustazione: Cultura Italiana (7 portate a mano libera, 90 euro), Menu Degustazione Vegetale (7 portate, 55 euro); Menu Degustazione Carne (7 portate, 60 euro); Menu Degustazione Pesce (7 portate, 60 euro). A questi menu studiati ad hoc dallo Chef Giovinazzo si aggiunge il menu à la carte. Si parte con gli antipasti come: tartare di manzo con senape e scalogno (20 euro); cozze con cipolle rosse, pinoli e uvetta (18 euro); pane con bietole e aglio nero (17 euro). Tra i primi piatti è possibile assaggiare: tagliatella ripiena, mora romagnola, burro nocciola e salvia (24 euro); Risotto allo zafferano con limone sotto sale (23 euro); Pennone con gamberi rosa e zucchine (25 euro). Si passa poi ai secondi piatti, tra i quali: anatra con pomodoro cuore di bue e olive taggiasche (29 euro); bue grasso con carciofi e cipolla (27 euro); branzino con finocchio e arancia (28 euro).
La ricerca portata avanti con tecnica e passione dal team de Al Cortile si rispecchia anche nella proposta beverage: accanto a una carta vini con buona prevalenza di vini biodinamici e naturali prodotti da vignaioli etici, la drink list ideata da Andrea Dallara propone un’esperienza di degustazione a tutto tondo. Erbe, piante aromatiche e spezie, diventano così protagoniste di nuove tecniche di miscelazione avanzata per creare originali suggestioni olfattive e gustative. Oltre alla sala che ospita fino a 70 coperti, ad accogliere gli ospiti nelle belle giornate c’è un suggestivo dehor che arriva ad accogliere 100 persone a sedere, il posto perfetto dove mangiare all’aperto a Milano.
Al Cortile