Palazzo Utini, dove il lusso incontra la grande cucina firmata Enrico Bartolini

Palazzo Utini, dove il lusso incontra la grande cucina firmata Enrico Bartolini

A soli quindici minuti da Parma, nel cuore della rinomata Food Valley Patrimonio Unesco, sorge Noceto, un piccolo paese di tredicimila abitanti destinato a diventare una nuova mecca per i gourmet e gli amanti del vivere bene. Questo grazie a Palazzo Utini, una moderna locanda di lusso nata dalla riqualificazione di un edificio storico nel centro cittadino. La struttura incarna con eleganza la famosa ospitalità emiliana, unendo un’accoglienza raffinata a una proposta gastronomica d’eccellenza.

Palazzo Utini è il frutto del sogno della famiglia Utini di riportare in vita un luogo storico, da sempre legato alla cultura gastronomica d’alto livello. L’idea di restaurare il palazzo nasce circa dieci anni fa, quando Alessandro Utini e la sua famiglia decisero di ristrutturare l’edificio che un tempo ospitava L’Aquila Romana, un celebre ristorante degli anni Settanta e Ottanta. Frequentato da buongustai e personaggi famosi come la cantante Mina, L’Aquila Romana ha rappresentato un faro della cucina italiana per decenni.

Nel 2016, Alessandro Utini ha incontrato lo Chef Enrico Bartolini, un nome leggendario della gastronomia italiana con ben tredici stelle Michelin all’attivo. Subito entusiasta del progetto, Bartolini ha deciso di collaborare con la famiglia Utini per creare un’esperienza culinaria e di ospitalità unica nel panorama italiano.

L’offerta gastronomica di Palazzo Utini a firma di Chef Enrico Bartolini

La proposta culinaria di Palazzo Utini riflette la filosofia di Bartolini, fatta di rispetto per il territorio, creatività e qualità eccelsa. Alla guida della cucina è stato chiamato Roberto Monopoli, chef pugliese con una carriera brillante alle spalle. Monopoli, che ha lavorato al fianco di grandi nomi come Alain Ducasse e Giuseppe Mancino, propone una cucina che valorizza i prodotti del territorio, combinando tradizione e innovazione.

“Anche qui è fondante il principio talento e territorio – racconta Enrico Bartolini – Oggi la tendenza è quella di delineare dei menu che prevedano pochi piatti, ma di grande livello, quindi meno quantità in favore della qualità. Ciò non significa poca possibilità di scelta, anzi ci saranno più opzioni che cambieranno in virtù della stagionalità degli ingredienti e della disponibilità delle materie prime, rigorosamente locali e freschissime. Nel percorso che abbiamo fatto insieme, Roberto si è concentrato su alcuni piatti vegetali, non per moda, ma perché gli sono venuti spontanei: uno molto simpatico, con la carota, che ho apprezzato perché ci ho ritrovato lo spessore che cercavo in un morso. Si è divertito con l’anamorfismo per dare un buon senso estetico agli ingredienti, senza perdere il sapore: prima li abbiamo assaggiati a occhi chiusi, poi abbiamo dato loro una forma. Roberto Monopoli è un cuoco gastronomico elegante che si confronta con un territorio ricco di storia e di tradizioni, dove il livello della proposta è mediamente alto: tortelli o ravioli pazzeschi, una scaglia di parmigiano, un prosciutto, uno gnocco fritto soddisfano il palato di tutti. Quello che io cerco nel suo talento è l’ossessione per il territorio e le sue eccellenze; quindi, riuscire a raccontarli in piatti che li valorizzino appieno con ricette più moderne e colorate e con tecnica contemporanea. Sono molto ambizioso, ma anche autocritico, la prova generale ha funzionato e vedo tutta la squadra allineata per essere al livello degli altri nostri ristoranti”.

Due i menu degustazione offerti agli ospiti: uno da nove portate (170 euro) dal nome “Soqquadro” che offre una panoramica completa dell’offerta gastronomica, e uno da sette portate (150 euro) dal nome “Cogli l’attimo“, lasciato alla libera interpretazione dello chef e sempre in evoluzione in base alla stagionalità degli ingredienti. “Proporrò una cucina che rispetta molto le materie prime del territorio – spiega lo Chef Resident Roberto Monopoli – essendo pugliese non andrò a confrontarmi con le pietanze tipiche della zona, ma in ogni piatto ci sarà sempre una forte presenza di ingredienti Igp e Dop o comunque di prodotti locali che identificano la Food Valley nell’immaginario collettivo”. 

Ricette creative ed eleganti che mettono al centro la parte vegetale ed esaltano i prodotti del territorio e il pesce locale, come l’ostrica del delta Po, la trota e l’anguilla affumicata; o interpretazioni moderne di piatti tradizionali come gli gnocchi di Parmigiano, realizzati senza uova e patate, serviti in una zuppa calda di piselli, rafano e maggiorana, o la piadina ripiena di tartare di cavallo, tipica di Noceto.

La direzione del ristorante è affidata ad Alessandra Veronesi, che ha prestato servizio in altri ristoranti del gruppo Bartolini, tra cui il tristellato Mudec di Milano. Sua la definizione dell’importante cantina (4500 bottiglie) e della carta dei vini: 450 etichette per raccontare le zone più importanti dell’Italia enologica, suddivisa per regioni, tra piccoli produttori e grandi blasoni, ma con anche una buona presenza di Francia (sia nei bianchi, sia nei rossi, soprattutto dalla Borgogna) e di Germania (con interessanti verticali di Riesling). Particolare attenzione è stata dedicata agli spumanti (la provincia di Parma da sempre è riconosciuta per il consumo importante di bollicine) italiani (Alta Langa, Oltrepò Pavese e Franciacorta) e d’Oltralpe con un’importante selezione di Champagne delle zone più accreditate (Côte de Blancs, Montagne de Reims, Marne, Aube).

La location: lusso e design contemporaneo

L’interior designer Stefano Guidotti è stato incaricato della ristrutturazione di Palazzo Utini. La sua visione ha rispettato il legame con il passato, ma ha saputo anche inserire elementi di design contemporaneo, creando un luogo dove eleganza e comfort si fondono alla perfezione. Il progetto ha dato vita a quindici camere e suite, distribuite in un ambiente sobrio ma raffinato, con arredi che combinano modernità e tradizione.

Ogni dettaglio è stato curato con attenzione: dai materiali tecnici scelti per garantire un comfort moderno, fino alle finiture di pregio e ai colori delicati che caratterizzano gli interni, come le sfumature di carta da zucchero e mastice che percorrono tutto il palazzo.

Palzzo Utini: un nuovo punto di riferimento per l’ospitalità e l’alta cucina italiana

Con la direzione di Mattia Leoncini come General Manager e una squadra di esperti al timone, Palazzo Utini si prepara a diventare un punto di riferimento per l’alta ristorazione e l’ospitalità di lusso in Italia. La famiglia Utini, insieme allo Chef Enrico Bartolini, ha creato un’oasi di gusto ed eleganza che unisce tradizione e modernità, destinata a conquistare i cuori dei viaggiatori e degli appassionati del buon vivere.

Palazzo Utini

Via Antonio Gramsc 6, Noceto (PR)

www.palazzoutini.com

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