Bap: Il Posto Giusto per il Brunch della Domenica a Roma

Bap: Il Posto Giusto per il Brunch della Domenica a Roma

Bap è un progetto innovativo per la città di Roma. Una nuova apertura che ha un sapore fortemente internazionale. L’idea parte dal caffè, ma poi arriva in cucina, passando per la pasticceria. Un’offerta sempre diversa in base al momento della giornata. Un locale di design dagli interni moderni e accoglienti. No, non siamo a New York, nemmeno a Londra, ma in via Raffaele Cadorna 5, a due passi da Porta Pia, nel cuore del quartiere Pinciano – Salario a Roma.

Al centro lo specialty coffee, con monorigini pregiate e miscele originali, ma l’idea di base è che tutto qui da Bap sia specialty, non solo il caffè. L’attenzione nella selezione è quasi maniacale e la qualità altissima. Caffè specialty e non solo: presente anche una miscela meno forte per non escludere i meno esperti. Ma c’è molto altro: un laboratorio di pasticceria e un ristorante fine dining dalle contaminazioni orientali.

La nostra idea di partenza è che questo sia un locale fortemente inclusivo, non solo destinato agli amanti e ai conoscitori dei caffè specialty. Nonostante la grande attenzione che questo settore ha avuto negli ultimi anni, non tutti hanno ancora la capacità o la voglia di comprendere un prodotto talvolta complicato e molto lontano da quella che è la nostra tradizione del caffè espresso italiano. Vogliamo accompagnare il cliente alla scoperta, con garbo, senza imposizioni o costrizioni: solo in questo modo si può diffondere una buona cultura del caffè in Italia. Ma il caffè è solo una parte di Bap, sia ben chiaro… la sera si trasforma in un vero e proprio ristorante fine dining; e anche il vino è centrale”, raccontano le tre menti del nuovo format, Giulia Mauceri, Marianna Gallo e Matteo Anselmi.

Il brunch della domenica a Roma da Bap

Bap lancia il nuovo brunch: un format alla carta che propone l’idea, tanto cara a Bap, di Slow Breakfast, che unisce piatti più da caffetteria a proposte espresse e più strutturate dalla cucina:. Tra i piatti presenti nel menu brunch: Uova fritte con bacon affumicato (12 euro); Uova strapazzate con prosciutto cotto Nebrodinero (13 euro); Bap Toast (10 euro); Uova alla Benedict (14 euro); Croque Madame (12 euro); Avocado toast con salmone affumicato (18 euro); Veneziana con crema (4 euro); Maritozzo Bap (4 euro); French toast con frutti rossi e sciroppo d’acero (12 euro); Pane, burro e marmellata (9 euro). Il tutto accompagnato da una proposta beverage. In primis troviamo il caffè specialty, con monorigini importanti a rotazione: Slayer, Ceado Hero, Panama Geysha Don Elvira, una Tone per il brewing (caffè filtrato); inoltre è stato creato un blend ad hoc 100% arabica con bassa acidità (Brasile, Nicaragua, Colombia) per affiancare gli specialty. E, sempre a rotazione, diverse chicche da produttori internazionali scovate personalmente da Giulia Mauceri e dal suo compagno Fabrizio Gallo durante i loro viaggi.

Come nasce Bap a Roma?

La nuova apertura è firmata da tre giovanissimi. Parliamo di una gestione familiare: Giulia Mauceri (classe 1990), Marianna Gallo (classe ’96) e Matteo Anselmi (classe ’94). Una bella famiglia allargata: Marianna, donna di sala e sommelier, è sposata con lo chef Matteo, mentre Giulia è la compagna del padre d Marianna. Lo zampino principale è quello della Torrefazione 68, storica torrefazione artigianale romana oggi alla terza generazione, che negli anni ha saputo rinnovarsi stando sempre al passo con i tempi senza mai dimenticare la grande tradizione. La visione sempre moderna ha portato l’azienda ad aprirsi anche ai grandi mercati internazionali, principalmente a Londra e a New York, gestendo anche nuove aperture importanti all’interno della Trump Tower nella Grande Mela. Giulia fa parte proprio della terza generazione che oggi guida la torrefazione; percorso che condivide insieme al suo compagno Fabrizio. “L’idea iniziale era quella di creare una vetrina per i prodotti della torrefazione, ma poi tutti insieme abbiamo deciso di dare vita ad un locale più strutturato, polivalente, che riunisse sotto lo stesso tetto tutte le passioni e le competenze di ognuno di noi. Da Bap tutto è specialty, non solo il caffè. La cucina e la pasticceria, così come la carta dei vini, sono costruite con estrema cura; non c’è una cosa più importante dell’altra. Tutto è al top”,raccontano i tre.

E il concetto di “top” è richiamato proprio dal nome, che sembra criptico ma in realtà è semplicissimo: “Nostro figlio da piccolo per indicare qualcosa buona, invece di dire ‘top’ usava il termine ‘bap’, e allora tutti noi in famiglia abbiamo cominciato ad utilizzarlo. Dunque ci è venuto spontaneo usarlo per il nome del nuovo locale, anche perché ci piaceva l’idea che anche lui, seppur ancora piccolo, potesse mettere qualcosa di suo, così come abbiamo fatto tutti”, raccontano Marianna e Matteo. Sì perché Bap è un grande gioco di squadra, un contenitore ben ideato e strutturato dove ognuno si muove con le proprie competenza, così come esprime bene il claim: Taste the Connection.

Bap nasce con una grande vocazione internazionale: un locale dall’offerta all day long che nel corso della giornata evolve senza mai snaturarsi, dalla colazione alla cena, con una cucina sempre attiva e un laboratorio interno di pasticceria in grande fermento guidato dallo chef Matteo Anselmi. Cosmpolitismo che traspare anche dagli interni, curati da Studio Drill: uno stile elegante, minimale e accogliente tra lo scandinavo e il giapponese, dai colori naturali (legno, ocra, verde salvia e rosa pesca), dove – insieme ai tavoli – troneggia un grande bancone in legno interamente ricoperto in resina, molto largo e più basso del solito, che crea condivisione e continuità tra il barista e l’ospite. Un ambiente di circa 150 mq totali (110 di sala e 40 di cucina e laboratorio). I coperti sono 40 a pranzo (tra tavoli, mensole e bancone) e circa 30 a cena (solo sui tavoli).

Il menu all day long di Bap a Roma?

Il format di Bap si declina lungo tutto l’arco della giornata, dalle ore 7.00 fino a cena. Il momento della colazione qui da Bap è importante. L’offerta è ampia: lievitati, croissant e cornetti (anche salati), Ney York Rolls, torte, pancake, tartellette alla frutta, pane (fatto in casa) burro e marmellata, salumi e formaggi, toast, croque madame, uova e molto altro. La chicca: Bap è il primo locale a Roma ad utilizzare il latte di patata come alternativa vegetale per il cappuccino. Dalle ore 11.30 si cominciano a sfornare croissant salati, mini panini farciti, e si tolgono dal banco i lievitati dolci, perché il prodotto deve essere sempre fresco e mantenere intatte le proprietà organolettiche.

Il pranzo parte parte dalle 12.30. Oltre all’offerta salata del banco, c’è un menu più semplice rispetto a quello della cena. Tra i piatti proposti troviamo: Crostino con zucca, lonza e fontina d’Alpeggio (12 euro); Tegamino con wrustel, rostie di patate e uovo all’occhio di bue (10 euro); Ravioli con farcia alla Norma (14 euro); Riso al cocco con pollo al curry (18 euro); Wok noodles con scampi e verdure (16 euro); Polpo rosticciato con spinacino e fonduta di parmigiano (18 euro); Bistecca di melanzana alla Luciana (16 euro); Tagliata di manzo con verdure (18 euro); Cheesecake, crema di castagne e gel di cachi con crumble alle nocciole (8 euro). Anche nel pomeriggio la cucina rimane sempre aperta e operativa; dunque si può scegliere tra merenda, aperitivo o qualche piatto dello chef. Al bancone è disponibile inoltre una selezione di cocktail: tra grandi classici, come Negroni e Americano, e qualche signature.

A cena il locale fa un cambio significativo (per ora solo il venerdì e il sabato). Le luci si abbassano, la mise en place diventa importante e il menu vede proposte fine dining firmate dallo chef Matteo Anselmi. Lo si capisce già dall’inizio del pasto, con amuse bouche e dal cestino del pane, tutto rigorosamente fatto in casa con grani antichi, accompagnato da una degustazione di olio o burro francese. “L’ispirazione principale è l’Oriente, la cucina giapponese in particolare, mia grande passione. Suggestioni dal Sol Levante che si uniscono alla tradizione nostrana, sia nei gusti che per gli impiattamenti”, spiega lo chef Matteo Anselmi. I vini meritano un capitolo a parte, perché sono uno dei focus di Bap. La selezione effettuata da Marianna Gallo prevede scelte molto interessanti: tante bollicine, Franciacorta, Champagne, Blanc de Blancs, orange e diverse etichette naturali, parecchi i rosè e referenze rosse inconsuete. Una carta non troppo vasta ma davvero ben strutturata, tutta formata da piccoli tesori scovati personalmente da Marianna, tra Italia e Francia. Molto importante la mescita: “Qui non abbiamo paura di aprire grandi bottiglie anche solo per il vino al calice, perché ci piace dare la possibilità a tutti di poter assaggiare vini importanti, in pieno spirito internazionale”, spiega Marianna Gallo.

Bap rappresenta una ventata di freschezza nel panorama culinario romano, unendo tradizione italiana e un tocco cosmopolita. Ogni dettaglio, dalla selezione di caffè specialty ai piatti ispirati alla cucina orientale, dimostra una cura artigianale che si respira in ogni angolo di via Raffaele Cadorna. Per chi cerca un’esperienza ricercata e allo stesso tempo familiare, Bap è destinato a diventare un punto di riferimento nella Capitale, un luogo dove sentirsi a casa e, al contempo, esplorare nuovi orizzonti.

Bap

Via Raffaele Cadorna 5, Roma

www.baproma.com

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