Nodo, il Cocktail Bar di Roma che unisce cucina creativa a cocktail personalizzabili
Il bar romano che fonde mixology e gastronomia in un’esperienza sensoriale che strizza l’occhio all’Oriente: Nodo ridefinisce l’arte del bere e del mangiare bene
Nel cuore di Piazza delle Coppelle, a Roma, Nodo – acronimo di Non Ordinary Drinks Organization – si presenta come un’esperienza innovativa nel panorama dei cocktail bar italiani. Nato dall’iniziativa di tre soci (Raffaella Foglia, Gerardo Wolleb e suo fratello Ruggero), il progetto ha iniziato a prendere forma nel 2018, per poi aprire le sue porte nel 2020. Tuttavia, la pandemia ha rallentato il suo sviluppo, permettendo ai fondatori di affinare il concept e offrire oggi un prodotto unico e di alta qualità. Nodo non è solo un cocktail bar, ma un vero e proprio laboratorio di gastronomia fredda che fonde tradizione e ricercatezza. Gerardo e sua moglie, professionisti nel settore alberghiero e turistico, hanno saputo sfruttare la storica location di Piazza delle Coppelle (che già ospitava un cocktail bar di successo) per creare un ambiente accogliente e raffinato. L’attuale bar manager, Maurizio Musu, con la sua creatività ha dato poi un ulteriore impulso all’offerta di Nodo, e insieme a Leonardo Girini (head bartender) e Benedetta Fiorentini (bartender) hanno realizzato il nuovo menu. Un lavoro di squadra che ha reso Nodo un punto di riferimento per gli amanti del buon bere.
Il menu di Nodo a Roma
Il menu della cucina, ideato dallo Chef Samuele Pellegrini, è un viaggio sensoriale attraverso sapori e ingredienti di alta qualità. Ogni ricetta è pensata per esaltare le materie prime, prevalentemente locali, con un tocco di originalità per renderle uniche. Il menu di Nodo si compone di un’interessante proposta di snack, focacce e bruschette, perfette per accompagnare i loro drink durante l’happy hour, come: Popcorn di pollo con chutney di frutta speziata (8 euro); Hummus di ceci accompagnato da pane Guttiau (6 euro); Pastrami Mediterraneo (10 euro), sandwich integrale bruscato con pastrami “Giò Porro”, salsa tzatziki e scapece di zucchine; Maritozzo con pollo alla cacciatora, pomodorini confit e olive taggiasche (8 euro); Bruschetta alla Romana con carciofi e crema di pecorino alla menta (11 euro); Focaccia delle Coppelle con pizza di Roscioli, crema di Roquefort, marmellata di fichi e capocollo di Norcia (9 euro); Focaccia del Baltico con salmone norvegese marinato, tzatziki, olive di Kalamata e origano.
Ampia e variegata anche la proposta dalla cucina, con piatti più strutturati come: Carpaccio alla Carbonara (13 euro), carpaccio di manzo italiano, scaglie di pecorino, tuorlo marinato e pepe; Il burrito con coda alla vaccinara (14 euro); Gyoza di mazzancolle con riduzione di salsa teriyaki homemade (12 euro); Polpette di baccalà con mayo agli agrumi homemade (12 euro); Millefoglie di gambero argentino marinato all’arancio e avocado (15 euro); Delizia di mare e terra (15 euro), polpo del Pacifico arrosto con crema di patate arrosto. Da Nodo è inoltre possibile farsi guidare dalla creatività dello chef Pellegrini optando tra due formule “fisse” che prevedono rispettivamente 3 piatti (40 euro) o 5 piatti a cura dello chef.
La drink list di Nodo a Roma
La drink list, intitolata “Welcome to the Sinners“, propone otto cocktail signature distintivi del locale. Tra questi troviamo: Elisabetta d’Inghilterra (12 euro) con cordiale di cetriolo, gin Richmond infuso al cardamomo verde e tonica Yuzu Artisan; Frida e Pasolini (12 euro) con cordiale di salvia/limone, liquore alla salvia/limone; tequila El Jimador infusa al peperoncino, sciroppo di more salato; Cosmo Reverse (12 euro) con Cointreau, vodka Moskovskaya infusa al lime, cordiale di ibisco, succo cranberry, soluzione critrica; Don Carlos (12 euro) con Carlos brandy, Moka caffè Varnelli, liquore al cacao bianco, caffè espresso e cioccolato fondente.
Sfogliando la drink list di Nodo si capisce subito che ogni cocktail è un piccolo capolavoro, frutto di un’attenta ricerca e di un’incessante voglia di stupire e deliziare i clienti ma soprattutto ogni drink può essere declinato in very strong – strong – medium – light – very light, a seconda della gradazione alcolica prescelta. Non mancano poi i cocktail di tendenza a base Martini e i mocktail ideati in base ai gusti e alle esigenze di ognuno. La vera cifra stilista è senz’altro quella del “taylor made“, per offrire ai clienti la possibilità di creare cocktail artigianali (16 euro) su misura insieme al bartender Maurizio Musu. Un approccio personalizzato che ha riscosso grande successo, permettendo a Nodo di distinguersi per l’attenzione ai gusti e alle preferenze individuali. La carta dei vini è altrettanto ricca, con una selezione di circa 200 etichette tra distillati, Franciacorta, prosecco, vini bianchi e rossi, Champagne e birre, sia alla spina che in bottiglia. Particolare attenzione è poi dedicata ai cocktail alla spina, come lo spritz.
Il rebranding del locale, curato dall’agenzia creativa Rio House of Creativity con il supporto del Graphic Designer Riccardo Russomanno, ha conferito all’indirizzo di Piazza delle Coppelle un’immagine fresca e contemporanea. I menu e il logo riflettono questa nuova identità, con grafiche ispirate al Giappone e al mondo dei peccatori, in un mix di corpi umani che si fondono con il mondo animale come il panda e la tigre nei cocktail dal gusto più asiatico.