Filiera del Gusto: l’eccellenza dell’Olio EVO del Gargano da cinque generazioni
Cinque generazioni di esperienza nella produzione di olio d’oliva dal Gargano: oggi, grazie alla “Filiera del Gusto”, la famiglia Fiorentino continua a innovare mantenendo viva la tradizione
Nel cuore del Gargano in Puglia, a Vico del Gargano, l’Oleificio Fiorentino rappresenta una perfetta sintesi tra tradizione centenaria e innovazione moderna. Da oltre un secolo, l’azienda è al centro di una storia di passione, dedizione e continua evoluzione, tramandata attraverso cinque generazioni della famiglia Fiorentino. Nel corso degli anni l’oleificio ha saputo coniugare la saggezza degli antichi mestieri con tecnologie all’avanguardia, dando vita a una “Filiera del Gusto” unica. Un modello produttivo che si distingue per l’attenzione meticolosa a ogni fase del processo: dalla coltivazione degli uliveti, alla trasformazione delle olive nel frantoio, fino all’imbottigliamento e alla distribuzione, tutto avviene sotto il controllo diretto dell’azienda. Questo approccio a 360 gradi permette di garantire un prodotto di altissima qualità, autentico e genuino, che riflette la bellezza e l’autenticità del territorio garganico.
Filiera del gusto: una storia d’eccellenza
Negli anni ’70, Felice Fiorentino, capostipite della famiglia, decise di espandere l’attività agricola avviata in precedenza, trasformando il piccolo frantoio di famiglia in una realtà produttiva che avrebbe garantito il sostentamento della sua famiglia. Il frantoio divenne nel tempo il cuore pulsante di un’impresa che, grazie al figlio Nicola, avrebbe preso una nuova direzione. Con la guida di Nicola e l’apporto della moglie Anna e dei figli Felice e Francesca, l’azienda si evolve, puntando sulla qualità e sull’innovazione, ma sempre nel rispetto della tradizione. È proprio sotto la direzione della nuova generazione, dal 2020, che la famiglia Fiorentino ha iniziato a progettare e trasformare i propri prodotti con un controllo diretto su tutte le fasi della produzione, dando vita alla “Filiera del Gusto”. Questa filiera rappresenta un sistema produttivo integrato, reso possibile dalla sinergia tra l’azienda agricola di famiglia (che vanta più di 600 piante secolari di ulivo e 300 piante di agrumi), il frantoio e il centro di imbottigliamento di recente realizzazione. Grazie a questo modello, l’azienda può coltivare direttamente le materie prime, trasformarle con tecnologie avanzate che rispettano le caratteristiche naturali delle olive, confezionarle con il proprio marchio Chèrie e distribuirle sul mercato con una qualità garantita in ogni fase. La “Filiera del Gusto” non è solo il nome che racchiude tutte queste anime ma è una vera e propria filosofia che mette al centro il territorio, la sostenibilità e la trasparenza, consentendo all’azienda di offrire un olio extravergine d’oliva unico, in grado di raccontare l’autenticità del Gargano e di soddisfare i consumatori più esigenti.
Dalla pianta alla bottiglia: l’olio extra vergine d’oliva di Filiera del Gusto
La produzione dell’olio dell’Oleificio Fiorentino si radica profondamente nel territorio del Gargano, culla dell’Ogliarola Garganica, una delle cultivar più pregiate della Puglia. Questa varietà, tipica delle aree che si estendono dal livello del mare fino agli oltre 800 metri dell’entroterra, beneficia di un microclima unico: le brezze marine si uniscono all’aria fresca delle montagne, conferendo alle olive e all’olio un profilo organolettico ricco e inconfondibile. Le olive, dalla forma ovale e asimmetrica, racchiudono una polpa intensa e un nocciolo fragile, rappresentando la base perfetta per un olio di altissima qualità.
L’Oleificio Fiorentino utilizza un innovativo sistema di estrazione a due fasi senza aggiunta d’acqua. Questo metodo non solo migliora la resa, ma preserva i polifenoli e le proprietà antiossidanti, mantenendo inalterata la qualità dell’olio. Inoltre, elimina la produzione di reflui nocivi, riducendo l’impatto ambientale e rispettando le risorse naturali. Il risultato è un olio EVO corposo, aromatico e genuino, espressione della tradizione millenaria e dell’innovazione sostenibile che caratterizzano l’azienda. Dal 2017, l’Oleificio è anche un centro di confezionamento, chiudendo il cerchio della filiera e garantendo un prodotto controllato in ogni fase, dalla pianta alla bottiglia. Con il marchio Chèrie, l’Oleificio Fiorentino non solo celebra il suo passato, ma guarda al futuro, proponendo un olio extravergine di oliva che racchiude in sé il carattere forte della tradizione e l’eleganza della modernità.
Non solo olio: l’offerta di Filiera del Gusto
“Filiera del Gusto” offre una vasta gamma di prodotti che riflettono la ricchezza del territorio e l’impegno verso una produzione sostenibile. Oltre all’olio extravergine di oliva, la selezione comprende oli aromatizzati, aceti pregiati, creme spalmabili salate a base di olive, miele e creme spalmabili dolci. Recentemente, l’azienda ha intrapreso un percorso di economia circolare, collaborando con altre realtà e maestri artigiani per trasformare gli scarti delle materie prime in prodotti di valore. Da questa iniziativa sono nati manufatti in legno e ceramica, nonché una linea di cosmesi sostenibile, simbolo dell’attenzione verso l’ambiente e della volontà di ridurre gli sprechi, confermando un approccio innovativo e responsabile alla produzione.
Ma cosa c’è dietro la produzione di un’olio extra vergine di qualità? Quali sono le sfide del futuro che il settore oleario dovrà affrontare? Lo abbiamo chiesto proprio a Francesca Fiorentino, titolare di Filiera del Gusto.
Il vostro frantoio ha una storia lunga 5 generazioni. Com’è cambiata l’industria olearia negli ultimi anni rispetto al passato? Come vedete l’evoluzione del mercato dell’olio nei prossimi anni?
Il nostro frantoio vanta una storia lunga cinque generazioni. L’industria olearia è cambiata molto nel tempo, soprattutto sul piano delle tecnologie meccaniche. Dal 2017 abbiamo rinnovato completamente l’azienda, introducendo un impianto a ciclo continuo a due fasi. Questo ci permette di produrre un olio di alta qualità, mantenendo inalterate le sue proprietà organolettiche. Per ottenere un prodotto eccellente, è essenziale disporre di un sistema tecnologico avanzato: senza di esso, è difficile raggiungere la qualità desiderata. Negli anni abbiamo visto l’evoluzione del mercato dell’olio, ma ci auguriamo che il settore riconosca sempre di più l’importanza di questo prodotto, fondamentale ma spesso sottovalutato nel suo valore reale. Speriamo che l’olio extravergine di oliva ottenga i giusti riconoscimenti per le sue qualità. Produrre un buon olio ha costi economici significativi. È come per una bottiglia di vino pregiato: la differenza, però, sta nel fatto che il vino migliora e acquista valore con il tempo, mentre l’olio, più invecchia, più perde qualità. È quindi essenziale valorizzarlo al massimo nel momento stesso della produzione.
Quali sono le principali sfide che affrontate in un mercato sempre più competitivo?
Le sfide, in realtà, non riguardano la competizione con gli altri, ma la crescita personale. Come azienda, siamo costantemente in competizione con noi stessi, cercando di migliorarci e di capire dove possiamo intervenire per ottimizzare il nostro lavoro. Grazie al frantoio di cui disponiamo, riusciamo a sfruttare appieno l’economia circolare, evitando sprechi e valorizzando i sottoprodotti. Questo rappresenta per noi un grande valore aggiunto, poiché ci consente di crescere all’interno della filiera e di essere più competitivi sul mercato. Affrontiamo le sfide principalmente per migliorare noi stessi, più che per superare gli altri. Crediamo fermamente che il mercato si affronti con la qualità: se si ha un prodotto di qualità, questo trova naturalmente il suo spazio, venendo apprezzato e accolto nel modo giusto.
Come descriveresti il vostro olio extravergine d’oliva in termini di gusto e profumo?
Il nostro è un olio proveniente da una monocultivar di Ogliarola Garganica, parliamo di olivi secolari, una varietà molto delicata che si adatta bene al consumatore medio, in quanto non è né troppo dolce né troppo piccante, ma perfetta per un palato equilibrato. Si percepisce il profumo di carciofo, di erba appena tagliata e, per darti un’idea, anche un sentore di pomodoro. Parliamo quindi di una cultivar dal gusto delicato, ma deciso in alcuni tratti.
Ci parli dei vostri progetti e iniziative per la tutela dell’ambiente o della biodiversità?
Tutti i sottoprodotti che non utilizziamo nella filiera li convertiamo in prodotti utili, come energia elettrica o combustibile. Il nocciolo dell’oliva viene essiccato, lavato e tritato per essere utilizzato nelle caldaie, permettendo un riscaldamento naturale. La polpa dell’oliva viene inviata alle centrali di biogas per essere trasformata in energia elettrica. Inoltre, l’impianto a due fasi che abbiamo realizzato è stato progettato anche per ridurre l’impatto ambientale, poiché non prevede l’uso di acqua esterna. In questo modo, evitiamo di spargere l’acqua di vegetazione nelle campagne, che nel corso degli anni è risultata fototossica. Questo è quanto previsto dalle normative, anche se potrebbero esserci cambiamenti in futuro, ma noi ci siamo adeguati alle richieste dello Stato e siamo soddisfatti, poiché la natura ci ringrazia in qualche modo.
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