Song: il tempio del Dim Sum a Roma con la più ampia selezione di ravioli e bao

Song: il tempio del Dim Sum a Roma con la più ampia selezione di ravioli e bao

Elegante, raffinato e unico, Song, nel cuore del quartiere Prati, è diventato in pochi anni un punto di riferimento per chi desidera scoprire l’autentica cucina cinese a Roma. Dal 2021, questo ristorante ha fatto del rito del Dim Sum il suo fiore all’occhiello, offrendo un’esperienza che unisce le secolari tradizioni cinesi alla creatività dello chef Chu Ling San.

Che cos’è il Dim Sum?

Il Dim Sum è una tradizione culinaria originaria della Cina meridionale, particolarmente associata alla cucina cantonese. Il termine “Dim Sum” si traduce letteralmente come “toccare il cuore” e si riferisce a una varietà di piccoli piatti serviti insieme al tè cinese che includono una vasta gamma di preparazioni, come ravioli al vapore, bao, involtini di riso e altri snack sia salati che dolci. Tradizionalmente, queste delizie vengono servite in piccoli cestini di bambù e sono progettate per essere condivise. Le origini del Dim Sum risalgono alle antiche case da tè cinesi situate lungo la Via della Seta, dove venivano offerti spuntini leggeri ai viaggiatori in cerca di ristoro. Nel tempo, questa pratica si è evoluta, diventando una parte integrante della cultura cinese e diffondendosi in tutto il mondo. Oggi, il Dim Sum è apprezzato a livello internazionale e rappresenta non solo un pasto, ma anche un’esperienza culturale che celebra la condivisione e la varietà culinaria della tradizione cinese.

Il Dim Sum da Song a Roma… e non solo

Il Dim Sum da Song diventa un vero e proprio viaggio gastronomico con una selezione che include ben 55 piatti, tra cui 26 diverse tipologie di Dim Sum. Tra le proposte più allettanti, il percorso degustazione di dumpling, i tipici ravioli cinesi, è sicuramente un must: offre la possibilità di assaporare sette varianti diverse servite nell’ordine giusto di sapore. Tra i protagonisti indiscussi ci sono gli Xiao Long Bao, ravioli di pasta di grano ripieni di carne di maiale e brodo, che vanno gustati in un sol boccone. Gli Har Gau, i ravioli di gamberi con pasta di cristallo tipici della provincia di Gaundong, e gli Shao Mai Beef, farciti con manzo e tartufo e affumicati al tavolo, sono altrettanto imperdibili. Da non perdere anche il Ragout d’anatra, ripieno di anatra speziata e porro in tempura, che si aggiunge a quattro nuove varianti, tra cui un raviolo con pakchoi e carne di maiale.

Da Song a Roma troverai anche numerosi Bao – i tipici panini cinesi cotti al vapore – con una gamma di ripieni unici, tra cui l’innovativo Bao Wagyu, con carne di wagyu giapponese, cipolla rossa di Tropea e foglia d’oro. Altra proposta tipica è il Cheung Fun, leggerissima e delicata sfoglia di 100% farina di riso cotta al vapore e farcita con gamberi, o verdure, anatra, maiale, manzo o lo speciale Hong Cheung Fun, con pasta lavorata all’estratto di barbabietola e ripieno di gamberi avvolti in un velo croccante. La proposta di Dim Sum è completata da piatti ispirati alla tradizione di Hong Kong, come la zuppa di anatra, il riso cotto al vapore avvolto in foglia di loto e le zampe di gallina Feng Zhua in salsa di soia fermentata.

Ogni commensale può costruire il proprio rito del Dim Sum in base ai propri gusti, scegliendo un menù breve o lungo che può anche culminare con gli altri piatti del menu come l’iconica anatra alla pechinese preparata con una lavorazione di oltre 30 ore e servita con crespelle al vapore, verdure croccanti e salsa tipica. Interessante novità è la spigola ai profumi di Canton, preparata al vapore e rifinita con una salsa speciale e olio bollente, mentre per i fan dei noodles, i noodles all’astice con salsa Tobanjan sono un vero e proprio fiore all’occhiello del ristorante. Concludono l’esperienza i dessert creati da Hiromi Cake, perfetti per chiudere in dolcezza una cena all’insegna della cucina cinese.

Song si distingue anche per la carta dei vini completamente rivista e ripensata, nell’ottica di proporre una selezione di qualità che ottenga i risultati migliori nel pairing, ovvero nell’abbinamento con i piatti della cucina dello chef Chu Ling San. Vini di qualità della grande tradizione italiana ma anche bottiglie di piccoli produttori naturali e artigianali. Una carta snella, ma completa, capace di proporre in modo armonico grandi classici e novità, a prezzi competitivi, con un occhio anche alla Francia a cominciare dalle bollicine, e uno spazio per i vini macerati, gli Orange wine. La lista dei vini di Song si compone di oltre 50 etichette, con una bella selezione anche di bollicine italiane quindi Franciacorta, Trento Doc e spumanti. Si viaggia poi nel resto della produzione vinicola italiana tra bianchi fermi, rossi e rosati.

Insieme alla curata proposta gastronomica e alla rinnovata selezione del bere, a rendere Song un luogo esclusivo ed autentico contribuisce l’attento e professionale servizio in sala. Il Maitre, Francesco Pietro Chiarillo, in forze da Song sin dall’apertura, guida uno staff qualificato che accoglie gli ospiti con grande cortesia, seguendoli nei minimi dettagli per regalare loro un’indimenticabile esperienza.

Song fa parte del Gruppo Okasan, un progetto che include anche altre insegne di alta gastronomia come Otosan, Hiromi Cake e Hiromi La Maison. Le famiglie Wu e Okazaki, proprietarie del gruppo, hanno saputo creare una rete di ristoranti che portano in Italia l’autenticità della cucina asiatica. Song rappresenta, dunque, una tappa imperdibile a Roma per tutti coloro che vogliono scoprire la cucina cinese in una delle sue forme più autentiche, immersi in un ambiente elegante e raffinato.

Song

Via Valadier 14, Roma

www.songdimsum.it

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