Cantina Tollo presenta le nuove etichette Hedòs, per innovare nel rispetto della territorialità
Due nuovi vini e un restyling che parlano di tradizione, innovazione e sostenibilità: Cantina Tollo lancia Hedòs Bianco, Hedòs Rosè e il rinnovato Pecorino
Cantina Tollo, da sempre emblema dell’eccellenza vitivinicola abruzzese, si rinnova con l’introduzione di due nuove etichette – Hedòs Bianco e Hedòs Rosè – e un restyling dedicato a uno dei suoi vini più iconici, il Pecorino. Le novità – presentate in un evento ospitato da WineRoom a Pescara – puntano a un equilibrio perfetto tra modernità e rispetto della tradizione, proponendo vini che raccontano il territorio e il lavoro corale che li contraddistingue.
Cantina Tollo: una storia di coraggio, radici e futuro
Fondata nel 1960 nel cuore dell’Abruzzo, Cantina Tollo nasce dall’intuizione e dal coraggio di un piccolo gruppo di viticoltori, decisi a valorizzare il proprio territorio e le sue tradizioni vinicole. Negli anni, la cantina è diventata simbolo di eccellenza e innovazione, affermandosi non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Oggi l’azienda esporta il 35% della produzione in oltre 50 Paesi, con una presenza consolidata nei mercati di Russia, India e Cina. Con i suoi vigneti a pergola che si estendono per 2.500 ettari, Cantina Tollo è immersa in un territorio ideale per la produzione vitivinicola. Dalle colline del litorale fino alle pendici dei monti abruzzesi, il clima mediterraneo con escursioni termiche importanti favorisce la concentrazione di aromi nelle uve, garantendo una qualità eccelsa. La Cantina si concentra esclusivamente su vitigni autoctoni come Pecorino, Montepulciano e Cococciola, coltivati con metodi tradizionali ma con uno sguardo costante alla sperimentazione.
Le nuove etichette di Cantina Tollo: Hedòs Bianco e Hedòs Rosè
La linea Hedòs di Cantina Tollo si inserisce come un omaggio alla filosofia del piacere, un richiamo alla tradizione epicurea che invita a vivere e assaporare il momento. Questi vini racchiudono l’anima dell’Abruzzo, con uve autoctone e un approccio contemporaneo che li rende versatili e ideali per ogni occasione.
In un contesto di mercato in continua evoluzione, i consumatori sono sempre più orientati verso vini più leggeri, freschi e “beverini”. In questo panorama, i vini Hedòs rispondono alle nuove tendenze, ma si inseriscono in un percorso di valorizzazione delle tradizioni enologiche abruzzesi: sono vini facili da apprezzare ma ricchi di complessità. Queste due nuove etichette di Cantina Tollo sono pensate per essere facilmente fruibili senza rinunciare a raccontare il territorio, attraverso una ricerca costante sulla qualità delle uve e sulle tecniche di vinificazione.
“Cantina Tollo ha voluto approcciare un mondo giovane, un consumo più easy ma di grandissima qualità – ci racconta Daniele Ferrante, direttore di produzione di Cantina Tollo – Partendo da vigneti selezionati e vinificazioni molto accurate abbiamo voluto reintrerpetare l’origine del Cerasuolo in chiave moderna con l’Hedòs Rosè, ricercando un colore particolare: un rosa molto scarico ma al tempo stesso vivace che esprime giovialità e giovinezza. Un’interpretazione nuova che speriamo ci dia delle grandi soddisfazioni. Stesso percorso abbiamo fatto con l’Hedòs Bianco, un vino moderno con una bevibilità molto accattivante che deriva sempre dai nostri vitigni autoctoni e dalle nostre radici“.
Hedòs Bianco
Hedòs Bianco è un vino che si distingue per la sua leggerezza e freschezza, risultato di una sapiente combinazione di due vitigni autoctoni: 80% Pecorino e 20% Cococciola. Il vino si presenta con un colore limone pallido e luminoso, che invita immediatamente alla degustazione. Al naso, il bouquet è un tripudio di agrumi, con evidenti note di limone e pompelmo, arricchite da delicati sentori di pesca bianca e un sottofondo di legno di bosso e fiori di sambuco. La vinificazione dell’Hedòs Bianco prevede una macerazione a freddo delle uve, una pressatura soffice, seguita dall’illimpidimento del mosto e dalla fermentazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox. Questo processo preserva la freschezza e la vivacità del vino, che si traduce in un sorso equilibrato e armonico. Il vino è meno strutturato rispetto al Pecorino di Cantina Tollo, ma preserva un’acidità verticale e una persistenza che lo rende particolarmente piacevole e interessante. Questa sua acidità vivace lo rende il compagno ideale per aperitivi e antipasti leggeri, come piatti di pesce fresco o verdure, ma si presta perfettamente anche per essere sorseggiato da solo durante le calde serate estive.
Hedòs Rosè
L’Hedòs Rosè si presenta come un rosato elegante in “stile provenzale“, più leggero rispetto al tradizionale cerasuolo, con un colore rosa tenue che richiama il salmone e una luminosità che trasmette freschezza. Il suo bouquet aromatico è caratterizzato da una complessità interessante, con note di buccia d’arancia, pesca bianca, un tocco di pompelmo e un delicato sentore di fiori di sambuco. Al palato, l’Hedòs Rosè si presenta con una freschezza vivace, bilanciata da una leggera acidità vellutata che si fonde perfettamente con i sapori fruttati. Il corpo del vino culmina in un finale lungo e salino, conferendo una piacevole persistenza. La vinificazione prevede una macerazione a freddo delle uve, seguita da pressatura soffice, illimpidimento del mosto e fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata. Questo rosato si abbina perfettamente a piatti leggeri della cucina mediterranea. È ideale con antipasti come tapas e olive marinate, ma anche con piatti a base di pesce. La sua freschezza lo rende anche un accompagnamento perfetto per insalate fresche o per carni bianche ma anche per piatti piccanti.
Il Restyling del Pecorino di Cantina Tollo
Il Pecorino di Cantina Tollo, già celebre come uno dei cavalli di battaglia della cantina, si rinnova con un restyling che coniuga territorialità e contemporaneità. Il nuovo design dell’etichetta, moderno e minimale, vuole rendere questo prodotto iconico più riconoscibile e accessibile ai consumatori, riflettendo al contempo il forte legame con il territorio e la sua storia. La bottiglia scura, elegante e sofisticata, protegge il vino dalla luce, preservandone le qualità organolettiche, ed è un omaggio alla cura con cui il Pecorino viene prodotto.
Il Pecorino, vitigno autoctono abruzzese, vanta una storia antica che affonda le radici nel XVI secolo, quando era noto come “vigne de pecurino“. Dopo un lungo periodo di oblio e un rischio concreto di estinzione, il vitigno è stato recuperato negli anni Novanta, grazie alla passione e alla ricerca di chi ha voluto salvaguardare questo patrimonio. Oggi il Pecorino è diventato un simbolo di riscatto e identità territoriale. Cantina Tollo interpreta il Pecorino valorizzandone la freschezza e l’autenticità. La vinificazione in acciaio ne preserva le caratteristiche naturali, mentre la criomacerazione e l’affinamento sui lieviti arricchiscono il vino con complessità aromatica e una struttura elegante. Il risultato è un bouquet che spazia dalle note di pesca e agrumi ai sentori tropicali e alle erbe aromatiche, chiudendo con un finale delicatamente floreale. Il sorso, fresco e sapido, riflette perfettamente la terra da cui proviene. Questo Pecorino, con la sua acidità bilanciata, si conferma perfetto per abbinamenti con piatti di pesce, formaggi freschi e persino preparazioni più moderne, come sushi o tapas. La forza di questo vino sta proprio nell’incontro tra passato e presente: una tradizione che guarda avanti, un’innovazione che onora le radici.
Il restyling e le nuove etichette testimoniano l’impegno di Cantina Tollo nel seguire le tendenze di mercato senza rinunciare alla tutela della tipicità. Prodotti contemporanei e accessibili, pensati per un pubblico sempre più curioso e attento alla qualità. Un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, che consolida Cantina Tollo come una delle realtà vitivinicole più dinamiche e apprezzate, in Italia e nel mondo.
Cantina Tollo invita tutti a scoprire queste novità, per celebrare l’arte del vino e il piacere delle cose semplici, sorso dopo sorso.
Articolo a cura di Piera Pastore