
Osterie d’Italia e Slow Wine: l’Abruzzo nelle guide Slow Food 2025, ecco i migliori ristoranti e vini premiati
L’Abruzzo si conferma terra di grandi sapori: ecco le migliori osterie e cantine sostenibili premiate nelle nuove guide Osterie d’Italia 2025 e Slow Wine 2025 di Slow Food Italia
Nel 2025, ha ancora senso pubblicare guide enogastronomiche? La risposta è decisamente sì. Anche in un’era dove le informazioni sono a portata di click e i consigli di amici e influencer sembrano dominare, le guide continuano a svolgere un ruolo fondamentale. Perché? Perché c’è ancora bisogno di affidarsi a esperti che selezionano i posti che davvero meritano di essere scoperti. Le guide offrono una sicurezza in più, un filtro che aiuta a orientarsi nel vasto mondo della ristorazione e del vino.
In questo contesto, le guide di Slow Food Italia, Osterie d’Italia e Slow Wine, rappresentano un punto di riferimento imprescindibile. Sono il manifesto di un modo di fare enogastronomia che guarda al territorio, alla sostenibilità, al passato ma anche al futuro. Attraverso le storie di ristoratori e vignaioli che operano nel pieno rispetto della tradizione e dell’ambiente, le guide offrono un viaggio alla scoperta dei sapori autentici e delle pratiche agricole che tutelano la biodiversità, confermando la loro importanza per chi cerca il meglio del patrimonio enogastronomico italiano.





Osterie d’Italia 2025: 1917 locali all’insegna della cucina territoriale
La guida Osterie d’Italia 2025, giunta alla 35esima edizione, offre un’ampia panoramica sulla ristorazione italiana più autentica, con 1917 locali selezionati tra osterie, agriturismi e ristoranti che si distinguono per l’uso di ingredienti di qualità, il rispetto delle tradizioni e un’atmosfera accogliente e genuina. Uno degli elementi distintivi della guida è la Chiocciola, il riconoscimento assegnato a 324 locali che rappresentano al meglio la filosofia Slow Food, garantendo un’esperienza gastronomica in sintonia con il territorio e la convivialità. Tra le novità di quest’anno spicca un nuovo inserto dedicato ai locali quotidiani, che include pastifici, gastronomie e botteghe con cucina, realtà che propongono un’offerta più agile e informale, ma sempre fedele alla qualità e al piacere della tavola.





Slow Wine 2025: il vino buono, pulito e giusto
La guida Slow Wine 2025 è un punto di riferimento per il mondo del vino italiano da ben 11 edizioni. 252 collaboratori hanno visitato e recensito tutte le cantine inserite, con una novità significativa: l’inserimento esclusivo di realtà che non utilizzano il diserbo chimico, garantendo un ulteriore criterio di selezione in linea con i valori di sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
I riconoscimenti della guida sono assegnati secondo tre principali categorie:
- 245 Chiocciole, attribuite alle cantine che esprimono al meglio i principi di Slow Food
- 183 Bottiglie, per i vini dalla qualità organolettica eccellente
- 59 Monete, che premiano il miglior rapporto qualità-prezzo
Una delle innovazioni di questa edizione è la selezione dei Best Buy, una raccolta di vini che si distinguono per il loro rapporto qualità-prezzo eccezionale. Un ulteriore punto di riferimento per il mondo del vino “buono, pulito e giusto” è la Slow Wine Fair – in scena dal 23 al 25 febbraio 2025 a BolognaFiere – l’evento internazionale organizzato da Slow Food Italia che riunisce vignaioli, esperti e appassionati per promuovere un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dei territori. Un’occasione per approfondire le tendenze del settore e scoprire nuove etichette d’eccellenza.



L’Abruzzo premiato da Slow Food
L’Abruzzo si conferma una regione di grande valore sia nella ristorazione che nella produzione vinicola, con numerosi riconoscimenti assegnati da Osterie d’Italia 2025 e Slow Wine 2025. La presentazione delle guide e la premiazione dei locali e delle cantine della regione sono avvenute nel corso di un evento organizzato da Slow Food Abruzzo in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, presso il Ristorante Concorde a Pescara, un’occasione per celebrare il talento e la dedizione dei ristoratori e dei produttori vinicoli abruzzesi. “La presentazione delle guide per noi rappresenta la chiusura del cerchio – dichiara Rita Salvatore, presidente di Slow Food Abruzzo – Con le guide noi portiamo a terra tutta quella che è la progettazione a livello nazionale di Slow Food Italia come i presidi, le attività di tutela, le collaborazioni con i cuochi“.
Le Osterie Slow Food premiate in Abruzzo
13 locali hanno ottenuto la prestigiosa Chiocciola, a conferma della qualità della proposta gastronomica della regione. “Quest’anno più che mai abbiamo trovato una maggiore consapevolezza del ruolo delle osterie nella valorizzazione del territorio, dei prodotti e della nostra cucina. Sono cresciuti i rapporti con i produttori locali ed è inoltre cresciuta l’attenzione che gli osti hanno verso i clienti” così afferma il giornalista Massimo Di Cintio, responsabile Osterie d’Italia Abruzzo-Molise.







Ecco i premiati:
- PerVoglia (Castellalto, TE)
- Zenobi (Colonnella, TE)
- La Grotta dei Raselli (Guardiagrele, CH) – riportando la Chiocciola a Guardiagrele dopo 13 anni
- La Bilancia (Loreto Aprutino, PE)
- Taverna de li Caldora (Pacentro, AQ)
- Taverna 58 (Pescara)
- Font’Artana (Picciano, PE)
- Vecchia Marina (Roseto degli Abruzzi, TE)
- La Corte (Spoltore, PE)
- Clemente (Sulmona, AQ) – che festeggia i 30 anni in guida con la conquista della Chiocciola
- Terra di Ea (Tortoreto, TE)
Nella categoria dedicata alle cucine regionali, che in Abruzzo esaltano il simbolo gastronomico degli arrosticini, hanno confermato la Chiocciola:
- Perilli (Castilenti, TE)
- Bracevia A Tutta Pecora (Francavilla al Mare, CH)






I vini premiati dalla guida Slow Wine 2025 in Abruzzo
L’Abruzzo si distingue anche nel panorama vinicolo con numerosi riconoscimenti per le sue eccellenze enologiche, portando in scena la grande varietà del territorio. La regione è nota per il suo ampio repertorio di vitigni autoctoni, come il Trebbiano d’Abruzzo, il Montepulciano d’Abruzzo e il Cerasuolo d’Abruzzo, che rappresentano il cuore pulsante della viticoltura abruzzese, ma anche per l’introduzione di varietà più recenti come il Pecorino e il Falanghina, che ben si adattano alla terra di contrasti e ricchezze dell’Abruzzo.
Il 2023 e il 2024 sono stati anni particolarmente difficili per i viticoltori abruzzesi, a causa dei cambiamenti climatici e degli eventi atmosferici estremi, come le piogge incessanti che hanno colpito la regione. Le difficoltà legate alla peronospora e alla siccità estiva hanno messo a dura prova la raccolta, compromettendo la maturazione dei grappoli e, in alcuni casi, la sopravvivenza stessa delle piante. Tuttavia, nonostante queste sfide, l’Abruzzo continua a produrre vini di altissima qualità, grazie alla passione e alla resilienza dei vignaioli locali, che investono in pratiche sostenibili e innovative per garantire la qualità del prodotto finale. “Quello che ci raccontano i vignaioli è un esempio di resilienza, di grande passione e grande voglia di continuare a fare il proprio lavoro che non è così semplice. Un lavoro di agricoltura volto anche a cercare di capire come andare oltre per risolvere alcune problematiche che purtroppo stanno diventando sempre più spesso inevitabili” dichiara Giuseppe Iaolonardi, co-coordinatore regionale per Abruzzo e Molise Slow Wine 2025 insieme a Giovanni Carullo.






Ecco l’elenco dei premiati:
- Trebbiano d’Abruzzo Anfora 2022 – Agricola Cirelli
- Tintilia del Molise Lame del Sorbo 2020 – Agricolavinica
- Trebbiano d’Abruzzo 2022 – Amorotti
- Trebbiano d’Abruzzo Apollo 2022 – Ausonia
- Montepulciano d’Abruzzo Casanova 2022 – Barone Cornacchia
- Cerasuolo d’Abruzzo 2023 – Bossanova
- Trebbiano d’Abruzzo Gira 2020 – Cantina Rapino
- Cerasuolo d’Abruzzo Bio 2023 – Cantina Wilma
- Abruzzo Pecorino Vento e Sale 2023 – Caprera
- Pecorino Frontone 2021 – Cataldi Madonna
- Pecorino 2023 – Cingilia
- Erba Salata 2022 – Colle Florido
- Trebbiano d’Abruzzo Sup. Fonte Raviliano 2022 – De Angelis Corvi
- Cerasuolo d’Abruzzo Sup. Le Cince 2023 – de Fermo
- Trebbiano d’Abruzzo 2022 – Emidio Pepe
- Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Cocciopesto 2021 – Fattoria Nicodemi
- Cerasuolo d’Abruzzo Sup. Fossimatto 2023 – Fontefico
- C’è Rosato 2023 – Francesco Massetti
- Senzaniente 2022 – Marina Palusci
- Montepulciano d’Abruzzo 2022 – Pettinella
- Migrante 2023 – Podere San Biagio
- Cerasuolo d’Abruzzo Superiore 2023 – Praesidium
- Bianco Cancelli 2023 – Rabasco
- Trebbiano d’Abruzzo Per Iniziare 2022 – Rabottini
- Torre-Kalena Rosato 2022 – Steiger-Kalena
- Cerasuolo d’Abruzzo Fattore Col del Mondo 2023 – Tenuta del Priore – Col del Mondo
- Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2023 – Tenuta I Fauri
- Cerasuolo d’Abruzzo Giusi 2023 – Tenuta Terraviva
- Cerasuolo d’Abruzzo 2023 – Torre dei Beati
- Abruzzo Pecorino Bianchi Grilli 2022
- Trebbiano d’Abruzzo 2020 – Valentini
- Montepulciano d’Abruzzo Valle Reale 2023 – Valle Reale
- Trebbiano d’Abruzzo 2022 – Zappacosta
L’Abruzzo, con i suoi riconoscimenti, si afferma ancora una volta come una terra di grande valore gastronomico ed enologico, capace di offrire esperienze autentiche e genuine agli amanti della buona tavola e del buon vino.
Articolo e foto a cura di Piera Pastore